I clienti possono contare su un’ampia esperienza nella gestione del contenzioso di massa derivante da violazioni strutturali della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in base a collaudate capacità organizzative per la raccolta e predisposizione di ricorsi collettivi alla Corte di Strasburgo. L’assistenza è fornita anche nella fase successiva dell’esecuzione della sentenza sia dinanzi al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa sia dinanzi alle giurisdizioni interne. Tra le azioni collettive più rilevanti promosse si segnalano: il caso della soppressione del Corpo forestale dello Stato ed il conseguente ricorso di oltre 1.200 dipendenti per violazione degli articoli 4, 8 e 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (ricorsi 1841/20; 1309/20; 1974/20; 3847/20; 4456/20; 4469/20; 4944/20); il caso della Terra dei fuochi e la conseguente azione risarcitoria di persone ed imprese danneggiate dal danno ambientale determinato da tale fenomeno e dalla inazione dello Stato italiano; il personale ATA delle Scuole ed il problema della retroattività di legislazioni incidenti sui diritti economici di tale personale.
Siamo spesso stati chiamati ad occuparci davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo e del Comitato europeo dei diritti sociali di controversie aventi ad oggetto il riconoscimento e l’esercizio di diritti economico-sociali, a partire da quelli legati ai trattamenti retributivi e previdenziali dei lavoratori pubblici e privati ed alle libertà sindacali, in applicazione della CEDU e della Carta sociale europea .Tra le questioni di maggiore rilievo si segnalano, ad esempio, quella relativa al riconoscimento dei diritti previdenziali dei giudici di pace e della magistratura onoraria , quella relativa al riconoscimento delle libertà sindacali per gli appartenenti al Comparto sicurezza e difesa dello Stato e la questione dell’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri con la conseguente acquisizione dello status militare dei suoi dipendenti .
Nell’ambito di tale settore, siamo chiamati ad assistere organizzazioni sindacali rappresentative di categoria, sia a livello nazionale sia dinanzi agli organismi europei di protezione dei diritti umani.
La clientela può contare su una notevole esperienza e competenza nel campo della tutela delle libertà civili e dei diritti politici sia a livello nazionale sia a livello internazionale. L’assistenza legale è offerta con professionalità nei casi concernenti limitazioni all’esercizio della libertà di espressione, la tutela della reputazione e dell’immagine di soggetti vittime di diffamazione a mezzo stampa o internet, la tutela della vita privata rispetto a possibili ingerenze da parte di autorità pubbliche ed anche di soggetti privati, divieti o restrizioni all’esercizio della libertà di associazione sindacale, la perdita dell’elettorato attivo e/o passivo.
L’Avvocato Egidio Lizza ha rappresentato circa 650 appartenenti al Comando forestale dell’Arma dei Carabinieri nel giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale promosso al fine di contestare il divieto assoluto di costituzione o partecipazione ad associazioni di tipo sindacale da parte degli appartenenti ai corpi ad ordinamento militare. La questione è stata risolta con la storica sentenza n. 120/2018 che segue le sentenze pronunciate dalla Corte di Strasburgo (Corte EDU, Adefdromil c. France, 2 ottobre 2014, e Matelly c. France, 2 ottobre 2014), ritenendo in contrasto con l’art. 11 CEDU il divieto assoluto di costituzione o partecipazione ad associazioni sindacali da parte dei militari sancito dalla legislazione francese.
In tale ambito, ci occupiamo delle varie questioni concernenti il rispetto del diritto di proprietà, soprattutto nel quadro della tutela offerta dall’art. 1 del Protocollo n. 1 alla CEDU. In tema di espropriazione per pubblica utilità, a seguito del contenzioso nazionale, tuteliamo i diritti dei soggetti espropriati davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sia nei casi di espropriazione legittima che nei casi di esproprio illegittimo. In questo settore, ulteriori questioni significative affrontate riguardano l’assistenza a privati ed aziende che abbiano subito in Italia o all’estero la confisca o il sequestro di beni in attuazione di procedimenti amministrativi, civili o penali, conseguendo il risarcimento del danno per equivalente nella misura in cui la privazione della proprietà risulti sproporzionata perché la disciplina nazionale che la prevede contrasta con i principi di diritto internazionale. Sono inoltre affrontate, successivamente al contenzioso nazionale, le questioni legate agli indennizzi conseguenti alla perdita dei beni all’estero. Ampia parte del contenzioso riguarda poi i casi di mancato pagamento delle somme di condanna della pubblica amministrazione ed in particolare la tutela dei diritti di credito incagliati nelle procedure di dissesto finanziario degli Enti Locali.
Nel campo del diritto ambientale, assistiamo persone ed imprese in cause singole o collettive relative al risarcimento dei danni conseguiti ad inquinamento ambientale, come ad esempio il caso della Terra dei fuochi in Campania. Seguiamo inoltre diverse questioni legate al rispetto del principio di legalità nell’ipotesi di sequestri e confische per reati ambientali, nonché ad ipotesi di lottizzazioni abusive, in particolare tutelando i terzi acquirenti in buona fede delle opere.
Elevata competenza ed esperienza si è acquisita nel contenzioso internazionale avente ad oggetto ricorsi per violazione delle garanzie dell’equo processo in materia civile e penale e per il contenzioso in Italia in materia di irragionevole durata dei processi e riconoscimento del conseguente indennizzo ai sensi della l. n. 89/2001.