Il Senato italiano ha approvato la ratifica del Protocollo 15 che modifica la CEDU, rendendone – finalmente – possibile l’operatività per tutti gli Stati membri.





Nel percorso di una maggiore collaborazione tra Stati e Corte Europea, però, l’Italia resta indietro, non avendo ancora ratificato il Protocollo 16, che crea una auspicata sinergia nella tutela dei Diritti Umani tra il giudice nazionale e la Corte Europea, introducendo la possibilità che il primo richieda un parere non vincolante alla seconda su un caso specifico.
La speranza è che si rimedi al gap in tempi brevi.