Il TAR del Lazio ha annullato, con un’importante sentenza di merito, il provvedimento con il quale il Ministro della Difesa aveva negato il riconoscimento di Unforced quale legittima associazione tra ex appartenenti del CFS che potesse operare all’interno dell’Arma dei carabinieri.
A seguito della comunicazione con la quale i responsabili di Unforced avevano reso noto al Ministero della Difesa l’esistenza di tale associazione di ex Forestali che, tra le altre finalità, aveva quella di promuovere il riconoscimento di maggiori diritti e tutele degli iscritti anche in ambito lavorativo, i vertici del Ministero e dell’Arma avevano sia disconosciuto la possibilità che l’associazione rimanesse in vita, a causa della sua presunta natura sindacale, sia provveduto ad intimare sanzioni disciplinari a carico di quanti vi avessero aderito.
Con una sentenza di merito, assunta sulla base di una manifesta fondatezza del ricorso proposto per impugnare tali atti illegittimi (art. 60 CPA), i Giudici Amministrativi hanno dato pienamente ragione alla tesi difensiva, annullando i provvedimenti e, senza che fosse nemmeno necessario attendere la decisione della Consulta sulla nota questione del riconoscimento dei diritti sindacali in seno alle amministrazioni militari, hanno ritenuto che rientri “nel campo della libera manifestazione del pensiero anche allo scopo di modificare l’assetto giuridico dell’ordinamento militare per quanto attiene alle libertà sindacali e politiche, fondare associazioni che si propongano questo scopo proprio perché, consapevoli di limiti attualmente posti dall’ordinamento, vogliono promuovere le condizioni per superare tale assetto ritenuto non più conforme all’ordinamento giuridico nazionale ed internazionale attualmente in essere”.
E’ la vittoria di un’ulteriore importante battaglia lungo il percorso intrapreso insieme.

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